Il tanto discusso Switch Off al Digitale Terrestre di seconda generazione, noto come DVB-T2, ha visto ancora una volta la sua data rimandata. Inizialmente previsto per gennaio 2023, il passaggio al nuovo standard è stato posticipato, suscitando incertezze e dubbi tra i consumatori italiani.
La situazione sembra finalmente chiarirsi, poiché durante l’ultima seduta della Commissione di Vigilanza RAI, il ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, ha comunicato una nuova data. Secondo quanto dichiarato, la RAI dovrà impegnarsi a diffondere un proprio MUX nazionale in standard DVB-T2 entro il 10 gennaio 2024. Inoltre, il Ministero fornirà una nuova roadmap con i tempi per il passaggio di tutti gli altri canali RAI al DVB-T2, includendo anche le emittenti TV private.
Nonostante questa notizia, alcune incertezze persistono riguardo a quali canali RAI adotteranno effettivamente il nuovo standard. Secondo le informazioni condivise dall’associazione Aeranti-Corallo, sembra che la RAI opterà per una strategia graduale, trasferendo inizialmente i canali meno popolari al DVB-T2. Questa decisione potrebbe essere finalizzata a minimizzare la potenziale perdita di spettatori, considerando che molti italiani possiedono ancora televisori vecchi e potrebbero non essere in grado di adeguarsi alla nuova tecnologia.
Il passaggio al DVB-T2 offre numerosi vantaggi, tra cui una migliore qualità dell’immagine e del suono attraverso la trasmissione in alta definizione (HD) e, potenzialmente, in ultra alta definizione (UHD). Tuttavia, comporta anche la necessità di riconfigurare le infrastrutture di trasmissione e per gli utenti di adeguare o sostituire le proprie apparecchiature se non sono già compatibili.
L’obiettivo del passaggio al nuovo standard è quello di garantire un accesso più facile e universale ai contenuti audiovisivi, ma ciò richiede anche sforzi sia da parte delle emittenti che dei telespettatori per adattarsi alla nuova tecnologia.
In conclusione, la nuova data per lo Switch Off DVB-T2 è prevista nel 2024, con la RAI che si impegnerà a trasmettere almeno un MUX nazionale con il nuovo standard entro il 10 gennaio. Tuttavia, le incertezze sui canali RAI coinvolti rimangono ancora da chiarire. Sarà essenziale seguire gli aggiornamenti per conoscere i dettagli precisi e prepararsi adeguatamente alla transizione al digitale terrestre di seconda generazione.